Calibro e passo di rigatura
Messaggio da Silvio Biagini » 19 ott 2011, 22:54
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Vorrei riprendere, con un nuovo argomento dedicato, il discorso calibro-passo di rigatura, questo per non appesantire quanto già raccolto da Dario nel post del .308 Win e passo 1:10” e, contemporaneamente,per allargare il discorso fatto con Olmo a proposito della formula di Don Miller.
Per risparmiare tempo e denaro nelle nostre prove di ricariche varie per l’arma che abbiamo acquistato non guasta fare un ricorso alla balistica. Sempre quella con calcoli semplici ma utili (per la gioia del mio amico toscano Berny). Noto il materiale a disposizione nel caso di Dario (carabina Ruger, passo 1:10”, etc.) vediamo cosa si può utilizzare come munizionamento per raggiungere un obiettivo prefissato (tiri da 200 a 500m.). La balistica interna ed esterna ci dice che il passo di un'arma e la velocità al vivo di volata di una data palla di un certo peso e di una certa lunghezza sono elementi importanti che concorrono, opportunamente "miscelati" alla corretta stabilizzazione della stessa dal momento dello sparo al momento dell'impatto (qualunque sia il bersaglio). Una sovrastabilizzazione è dannosa così come lo è una stabilizzazione insufficiente. Come si fa a capire la differenza?
Il primo valore che ci può aiutare è la velocità di rotazione o il numero di giri per minuto della pallottola. Perché è importante conoscere questo valore?
Perché può influenzare pesantemente le performance di un proiettile da caccia. Un valore eccessivamente elevato può avere effetti devastanti su di una preda.
Perché può essere decisivo per l’integrità della pallottola (in particolare quelle da tiro). Una eccessiva velocità di rotazione riscalda notevolmente la camiciatura ed aumenta le forze centrifughe che agiscono sulla stessa che è particolarmente “stressata” dalle canne con rigature pari che la incidono con solchi diametralmente opposti. La combinazione di questi effetti negativi può portare alla rottura della camiciatura una volta che non è più trattenuta dalla canna ed alla “esplosione” della palla durante la traiettoria.
Perché è importante per l’accuratezza. La stragrande maggioranza delle pallottole moderne ha bisogno di essere stabilizzata con il corretto numero di giri per evitare il ribaltamento durante la traiettoria dato che il centro di gravità è posto dietro al centro di resistenza. La rigatura impartisce il numero di giri durante il tragitto della palla nella canna e la rotazione la stabilizza durante il volo. Inoltre, è noto che pallottole diverse hanno bisogno di passi di rigatura diversi per rendere al meglio. In particolare, pallottole dello stesso calibro ma di lunghezze diverse (per le palle con nucleo in piombo questo significa anche pesi diversi) hanno bisogno di un numero diverso di giri per stabilizzarsi. Più sono lunghe tanto maggiore deve essere il numero di giri.
Quest’ultimo perché ci porta a delle considerazioni sulla stabilizzazione che deve avere una pallottola da tiro. Secondo Bryan Litz, ingegnere balistico aerospaziale della Berger, la migliore accuratezza di una pallottola match si acquisisce con il numero minore di giri per minuto che è in grado di stabilizzare completamente quella data pallottola alla distanza dove questa è destinata ad essere impiegata. In altre parole un tiratore da bench rest che non va oltre i 200m. utilizza passi di rigatura lenti, come l’1:14” per stabilizzare le sue corte pallottole 6PPC flat base. Potrebbe usare anche il passo 1:8” ma questo darebbe alla sua palla una velocità di rotazione molto superiore a quella necessaria a parità di velocità alla volata.
Da quanto precede si evince che si dovrebbe utilizzare un numero di giri per minuto per tipo di pallottola e per distanza (sempre nel tiro). Senza scrivere un trattato di balistica vediamo come il peso di una pallottola, la sua lunghezza, la sua velocità ed il passo di una canna influiscono sulla stabilizzazione.
Cominciamo con il numero di giri per minuto. Una semplice formula per calcolarlo è:
Vo (velocità alla bocca in piedi) x 720 (costante) / passo di rigatura (in pollici) = numero di giri per minuto (gpm)
Un esempio: prendiamo la pallottola di MADA che esce a 749 m/sec dalla sua Ruger con passo 1:10”, applicando la formula avremo 2457 fps x 720 / 10 = 176904 gpm.
La stessa pallottola con la stessa Vo sparata in una canna con passo 1:11” darebbe 160821 gpm.
Ne consegue che tra le due armi quella che fornisce maggiore accuratezza in un tiro a 200m. (sempre per esempio) è quella con passo 1:11” mentre quella che dà maggiore accuratezza con la stessa pallottola a 500 m. è quella con passo 1:10”. Per avere entrambe la stessa accuratezza a 200m. si deve ridurre la velocità della pallottola sparata nel passo 1:10”, mentre a 500m. si deve aumentare la velocità della pallottola sparata nel passo 1:11”. Questo è uno dei vantaggi della ricarica.
Nei casi, invece, dove la munizione è standard, studiata per un certo impiego dalla casa produttrice, si hanno risultati diversi a seconda del passo utilizzato. Per esempio, gli studi balistici effettuati nei laboratori dell’USAF per adottare la munizione da tiratore scelto in cal. .308 Win (o 7,62x51) hanno individuato nella palla da 175gr Sierra Match King il peso ideale da sparare in una munizione con OAL pari a 71,88mm. Questa cartuccia sviluppa circa 790m/sec (per circa 166000 gpm) nella canna da 24” a cinque righe con passo 1:11,25" dell’M24 (US Army) e raggiunge circa 777m/sec (per circa 153000) nella canna da 24” a sei righe con passo 1:12” dell’M40 (USMC). In questo caso per aumentare la velocità dell’M40 e quindi stabilizzare la pallottola da 175gr a distanze simili a quelle dell’M24 si dovrebbe utilizzare una canna più lunga, magari da 26” come quella del Police sempre con passo 1:12”, con una Vo di circa 830m/sec (per circa 163400 gpm).
Confermato quindi che riducendo la velocità del passo di rigatura si deve aumentare la velocità per avere lo stesso numero di giri necessari per la stabilizzazione si può arrivare al limite che per una data palla si deve aumentare troppo la velocità. Qui interviene una altra regoletta della balistica che dice: all’aumentare della velocità, e a parità di numero di giri per minuto, aumentano le forze destabilizzanti. Pertanto, per restare nei limiti occorre individuare un riferimento che ci dica per quella data pallottola di peso, lunghezza e velocità noti qual è il passo di rigatura giusto o quantomeno indicato.
Sempre Bryan Litz, nel programma elaborato per la Berger (diverso da quello disponibile on-line), utilizza la formula di Don Miller per trovare il corretto "fattore di stabilità".
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