Tabaccaio nel 2003 sparò ai ladri,
il Carroccio: «Riempiamo l'aula»
MILANO
La Lega Nord ha invitato i propri militanti e i commercianti a invadere pacificamente il 23 marzo prossimo l’aula della Corte d’Appello di Milano per l’udienza in cui sarà pronunciata la sentenza a carico di Giovanni Petrali, il tabaccaio di Milano che nel 2003 uccise sparando alla schiena uno dei suoi rapinatori e ferì un suo complice.
«Il 23 marzo - ha annunciato l’esponente del Carroccio Matteo Salvini - invaderemo pacificamente l’aula del tribunale e inviteremo tutti i milanesi che ogni giorno rischiano la propria vita mentre sono al lavoro. Quel giorno l’aula sarà piena di tanta gente perbene che aspetterà la sentenza».
Lo stesso Salvini ha duramente criticato la richiesta del procuratore generale che, a fronte di una condanna in primo grado di un anno e otto mesi, ha oggi chiesto alla Corte una pena a nove anni e mezzo di reclusione a carico di Petrali per l’omicidio volontario del rapinatore e il tentato omicidio del suo complice. «È una richiesta di condanna vergognosa - ha detto Salvini - 9 anni e mezzo per una persona che si è difeso mentre lavorava me li aspetterei da un tribunale libico, non certo da uno italiano».
Oltre alle iniziative di solidarietà diretta per Giovanni Petrali, la Lega Nord ha chiesto al sindaco di Milano Letizia Moratti di impegnarsi a istituire nel prossimo mandato un garante dei commercianti, dedicato a tutte le professionalità più a richio, proponendo alla guida proprio il tabaccaio in attesa della sentenza di appello dopo la condanna in primo grado.
«Visto che della giustizia italiana c’è sempre da diffidare - ha osservato Salvini - chiederemo al sindaco Moratti di istituire al prossimo mandato la figura del garante dei commercianti, per offrire un sostegno a tutti i lavoratori che ogni giorno rischiano la loro vita. Riteniamo che Petrali potrebbe essere la persona più adatta a ricoprire questo ruolo».