radioamerica ha scritto:La Lega afferma che Monti ( Banco comunista cattolico ) cadrà' a luglio.
waltherp38 ha scritto:Mò pure Monti è comunista?
Nun se pò sentì!
Sarà l'erba del simbolo della Lega ad averti ridotto così?
radioamerica ha scritto:La Lega afferma che Monti ( Banco comunista cattolico ) cadrà' a luglio.
paricutin ha scritto:radioamerica ha scritto:La Lega afferma che Monti ( Banco comunista cattolico ) cadrà' a luglio.
Fatti assolvere da Don Beretta... hai bestemmiato!!! Pure Monti comunista... e daje!!!
ordotempli ha scritto:Da qualche tempo ho un ospite ... indesiderato.
Sin dalle prime luci dell'alba fà sentire la sua presenza e, per quanto io cerchi di evitarlo, dà notizie di se.
E' il primo a prendere il caffè e, non avendo nulla da fare, mi accompagna mentre mi occupo delle commissioni giornaliere ... pagare le bollette (ed è presente con viso giulivo), fare la spesa (è una mia occupazione vista la situazione familiare) ed è ancora presente mostrando un volto assolutamente avido ed insopportabile .... a pranzo, inutile dirlo, è il primo a servirsi i più gustosi bocconi ingurgitando più della metà di quanto la provvidenza mi concede, nel pomeriggio, poi, è lì che fa continuamente di conto ... a cena poì, se fa un tantinello freddo, non lesina un punto sul riscaldamento e, poi, la notte avverto la sua presenza ed il disagio non mi fa chiudere occhio ... il suo nome ? Fisco
ordotempli ha scritto:Da " Il fatto quotidiano di oggi.
Ora sì che sembrate l’Argentina
di Horacio Verbitsky (*)
Le polemiche italiane sull’articolo 18 hanno per gli argentini uno sgradevole sapore di déjà vu e lo stesso dicasi per le reazioni nei confronti del governo tecnico di Mario Monti. Se la nostra esperienza può servire a qualcosa eccone un breve resoconto. Il presidente Carlos Menem (1989-1999) abolì le leggi a tutela dei lavoratori che garantivano diritti ottenuti dopo decenni di lotte sociali, cosa questa che non aveva osato fare nemmeno la dittatura militare (1976-1983). Il tecnico che preparò la riforma del mercato del lavoro fu Domingo Cavallo, incaricato di porre fine al “populismo peronista”. In Italia settori che si considerano progressisti o comunque facenti parte di una delle anime della sinistra, hanno accolto con sollievo il rappresentante delle banche e di quel mitologico personaggio che va sotto il nome di “Merkozy”. Dicono sia un uomo serio, che gode di notevole prestigio in Europa e che ora non bisogna più vergognarsi di essere italiani.
LA SITUAZIONE ha qualche analogia con l’Argentina di 20 anni fa anche se in Argentina il problema non era il bunga bunga, ma la superinflazione. Stabilendo il rapporto di parità tra dollaro americano e peso argentino, Cavallo fece calare immediatamente l’inflazione e avviò un programma di riforme il cui scopo era quello di migliorare la competitività dell’economia. La brusca stabilizzazione così ottenuta permise a Menem, che somigliava più a Berlusconi che a Mario Monti, di vincere le elezioni successive e di portare avanti un programma di smantellamento delle conquiste sociali, di liberalizzazione finanziaria, di deregulation e di privatizzazioni che causò indebitamento con l’estero per sostenere la finzione secondo cui un peso valeva quanto un dollaro, deindustrializzazione e dismissione delle industrie pubbliche. La flessibilità del lavoro fu una delle pietre angolari di questo modello. La perdita di stabilità del lavoro e la legalizzazione dei contratti a tempo determinato o a salario ridotto o senza benefici sociali per i nuovi lavoratori ridussero il costo del lavoro e fecero lievitare i profitti delle imprese il cui contributo al sistema pensionistico subì una drastica riduzione. Di conseguenza il sistema pensionistico venne privatizzato e i fondi pensione gestiti dalle grandi banche. Anche Cavallo era un uomo rispettato negli ambienti finanziari internazionali e Menem prometteva che con questa politica l’Argentina sarebbe diventata un Paese del primo mondo, realizzando una vecchia ossessione argentina. Avvenne l’esatto contrario. Invece di registrare aumenti di produttività, il settore industriale entrò in crisi profonda. La chiusura di moltissime attività produttive, che non potevano competere con le importazioni a prezzi molto bassi, fece lievitare la disoccupazione fino a livelli mai toccati in Argentina. Quando Fernando De la Rua successe a Menem (1999-2001), al salvatore tecnico, Domingo Cavallo, fu affidato il ministero dell’Economia. Il modello economico collassò definitivamente nel dicembre 2001.
IL TASSO di disoccupazione toccò il 25%, le banche confiscarono i depositi dei correntisti, i prestiti del Fmi furono utilizzati per finanziare il salvataggio dei grandi capitalisti che riuscirono a far uscire dal Paese migliaia di milioni di dollari prima che il sistema bancario presentasse il conto ai comuni cittadini. Quando venivano licenziati, i lavoratori smettevano di versare i contributi al loro fondo pensione e i loro conti correnti andavano in rosso anche per le esose commissioni delle banche.
LE BANCHE, disponendo di una elevata liquidità, cominciarono a prestare denaro a tassi molto alti allo Stato che si era svenato trasferendo risorse al sistema pensionistico. Circa tre milioni di lavoratori che avevano raggiunto l’età della pensione rimasero senza lavoro e senza pensione. Nestor Kirchner disse molte volte che era stato eletto presidente con un numero di voti (alle elezioni del 2003 ottenne il 22% al primo turno e Menem si ritirò prima del secondo turno prevedendo una clamorosa sconfitta) inferiore al numero di disoccupati. Il programma suo e della sua vedova Cristina Fernandez de Kirchner che governerà dal 2007 e verrà rieletta nel 2011 con il 54% dei voti, consisteva nell’abolire poco alla volta tutte le riforme introdotte dal governo tecnico di Cavallo: i diritti dei lavoratori furono ripristinati, le pensioni, che erano state congelate nel decennio precedente, furono incrementate due volte l’anno in misura superiore all’inflazione, il sistema pensionistico divenne nuovamente pubblico e vennero reintegrati i lavoratori che erano stati esclusi dal mondo del lavoro. Mentre nel decennio precedente solo il 50% dei lavoratori che arrivavano all’età della pensione riuscivano a ottenere un assegno pensionistico, oggi tale percentuale è superiore al 90%. I salari dei lavoratori sono i più alti dell’America Latina e il costo del lavoro per unità di prodotto è inferiore rispetto al 2001 in quanto sono aumentati la produttività e i profitti delle imprese. Questa sorprendente realtà coincide con quella tedesca: sono gli alti salari a stimolare gli investimenti e la produttività.
(*scrittore e giornalista, dirige il Centro Studi Giuridici e Sociali di Buenos Aires) Traduzione di Carlo Antonio Biscotto
ordotempli ha scritto:Vedi, non è vero che il debito della moneta sovrana "non pesa su nessuno" .... venti anni orsono Bottino Craxi sosteneva che una inflazione "programmata" creasse di fatto ricchezza ... ma, sostengo io, per chi ? Come sempre tale modo di fare rendeva falsamente ricco qualcuno ma impoveriva di fatto sempre i soliti noti.
Ricordo di una tassa, definita "una tantum", che pretese 100.000 lire su ugni patente (per molti anni conservai la ricevuta nella patente) che corrispondeva, a quel tempo, ad uno stipendio medio. Ricordo di un vagone di ORO della Banca d'Italia che traversò il Brennero qualche anno dopo ... ricordo piu recenti manovre per migliaia di miliardi di Lire ..... e siamo sempre alle solite : moneta sovrana o non ....
radioamerica ha scritto:Tutto ciò' che e' male e' comunque comunista.....![]()
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paricutin ha scritto:radioamerica ha scritto:Tutto ciò' che e' male e' comunque comunista.....![]()
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Ti sei giocato la cassata e le minne di sant'agata e pure i cannoli....
radioamerica ha scritto:waltherp38 ha scritto:Mò pure Monti è comunista?
Nun se pò sentì!
Sarà l'erba del simbolo della Lega ad averti ridotto così?
E' stato sempre di sx.....
mimmo002 ha scritto:gli econopmisti che consigliarono Nestor Kirchner e la moglie a far uscire la argentina dalla crisi erano quelli del MMT , praticamente le teorie di Keynes rimodernate.
WolfNet ha scritto:mimmo002 ha scritto:gli econopmisti che consigliarono Nestor Kirchner e la moglie a far uscire la argentina dalla crisi erano quelli del MMT , praticamente le teorie di Keynes rimodernate.
I nomi?
mimmo002
mimmo002 ha scritto:WolfNet ha scritto:mimmo002 ha scritto:gli econopmisti che consigliarono Nestor Kirchner e la moglie a far uscire la argentina dalla crisi erano quelli del MMT , praticamente le teorie di Keynes rimodernate.
I nomi?
L. Randall Wray
Stephanie Kelton
Warren Mosler
Marshall Auerback
William K. Black
ecc.ecc.
WolfNet ha scritto:Gli Argentini, stanno facendo quello che faceva l'Italia negli anni '70-'80: DROGANO l'economia con un enorme aumento del debito pubblico e uccidono i risparmi dei cittadini con la super inflazione. La cosa è andata bene per alcuni anni e poi ha obbligato la Banca D'Italia a darci un taglio se non volevano far saltare per aria l'economia nazionale ed ecco che in Italia sono iniziati gli anni di Vacche Magre degli anni '90 e di oggi.
Come ti dicevo, stampare soldi “ad cazzum” genera inflazione senza controllo e impoverisce i cittadini. Ed è quello che sta accadendo adesso in Argentina, che si stava riprendendo con "normali" teorie economiche. L'aumento dello stipendio del 20% tanto decantato da Barnard, in realtà è una perdita del potere d'acquisto del -5% (dato che l'inflazione è al 25%, ma la stessa cosa si può dire del PIL!), grazie ad alcune idee (e meno male che ne hanno applicate solo poche) della MMT.
mimmo002 ha scritto:vi ricorda te in italia negli anni 70-80 con il debito pubblico e craxi e andreotti come si stava ?
bei tempi.....
mimmo002 ha scritto: e ora ci raccontano che quei tempi erano sbagliati, e che questi di ora sono quelli giusti ma che abbiamo la crisi per colpa di quegli anni felici ....
mimmo002 ha scritto: ci predono per il culo per derubarci , in questi 20-anni i ricchi sono diventati più ricchi e noi più poveri
e ci riempiono di palle per farci sentire in colpa ma contenti di morire di fame
mimmo002 ha scritto:intanto in argentina si sono ripresi e gli argentini sono felici
mimmo002 ha scritto:noi speriamo e deleghiamo a chi ? per farci salvare ????
sono le regole economiche che conducono il mondo e molti di noi non sanno di cosa si tratta
mimmo002 ha scritto:quindi keynes era un fesso ???? la MMT sono le sue teroie rimodernate,
mimmo002 ha scritto:se in europa abiamo avuto gli ultimi 50-anni di benessere lo dobiamo proprio alla sue teorie e tutto e incominciato a finire quando si sono incominciate circa 25-anni fa a rifiutare le teorie di keynes ed adottare le teorie monetariste di Milton Friedman, teorie attualmente seguite dalla BCE europea ed imposte a grecia , italia,spagna ecc.ecc.
mimmo002 ha scritto: wolfnet spiega in modo semplice la "Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta" di keynes e la teoria monetarista di Milton Friedman che ha influenzato questi ultimi 25-anni distruggendo il welfare o stato sociale
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