ricomincinciamo a divagare di balistica, fermo restando che quanto scrivo e mia interpretazione di quanto capito nel leggere e sperimentato sul campo. diciamo che sono un pensatore che filosofegia di balistica,
(questo argomento mi serve anche per spiegare il cosa mi porta a realizzare e provare strane forme di pallottole e strani caricamenti ridotti)
al solito tenderò a semplificare e concettualizzare in modo che facilmente mi possa spiegare restando sul logico e già conosciuto, e per semplicità trascureremo interferenze di turbolenze e variazioni meteo.
nel discorso si considererà una pallottola con velocità di 800-m/s e rigatura di 12-pollici (un qualcosa di ordinario e comune).
nei precedenti post abbiamo discusso del "punto di baricentro" che e il punto dove si concentra la massa del proietto , oggi accenneremo anche al "punto di resistenza" che e il punto dove si concentra la forza di resistenza del fluido Aria che la pallottola attraversa , e come i due punti influisco sulla stabilità delle pallottole.
per convenzione i due punti di baricentro e resistenza li considereremo "Fissi" e immutabili al variare di velocità o differenza di densità del fluido. (discuteremo in altri post se effettivamente sono "fissi" al variare della velocità).
punto baricentro:
del baricentro si e parlato che e il punto di equilibrio della palla e dove fa perno e ruota al suo eventuale inclinarsi, sul baricentro si concentra la "massa" della materia che forma il proiettile, pertanto sul baricentro si ha una forza quantificabile in kilo-grammi o Joule normalmente conosciuta come "energia cinetica o forza-peso" ,
questa forza generata dalla inerzia che anima la pallottola "tende ad andare avanti" (nel disegno e rappresentata in rosso)
1 pallottola.JPG
centro di resistenza:
tecnicamente si intende il punto mediano della intera superficie dove si concentra la forza di impatto (resistenza a farsi attraversare) delle singole molecole che costituiscono la atmosfera, colpite mentra la pallottola viaggia verso il bersaglio.
questa forza di impatto per reazione tende a spingere la pallottola indietro (nel disegno rappresentata in verde),
"tende ad andare indietro" a differenza del baricentro che "tende ad andare avanti"
quanto vale-e-pesa questa forza contraria al moto del proiettile ?
senza perdere tempo in calcoli.....può raggiungere anche i 10-KG
cerco di spiegarmi:
la pallottola ha velocità ed avanza a 800-m/s e le molecole di aria sono ferme ,
e si potrebbe anche dire che la pallottola e ferma e un vento a 800-m/s gli soffia contro (e questo e il sistema delle gallerie del vento che provano i profili , ed in questo caso il punto si chiama centro di pressione)
quanto "vale" un vento a 800-m/s ? un vento a 800-m/s equivale a 2880-Kilometri/orari.
dovete pensare che i venti dei più forti uragani tropicali raramente raggiungono i 500-Kilometri/orari, quindi sulla ogiva di una pallottola accellerata a 800-m/s abbiamo la forza di spinta del vento di 5...6...uragani tropicali.
2 pallottola con forze in linea.JPG
e logico prevedere che queste due forze contrarie e in precario equilibrio che si contrastano, cercano alla prima occasione di "divincolarsi" per essere libere di spingere ogni-una nella sua direzione naturale ribaltando la nostra pallottola,
e nel momento che la pallottola si inclina la distanza tra i due punti (baricentro e centro di resistenza) ha una importanza fondamentale visto che si crea un "effetto leva" da parte dei diversi Kg del punto di resistenza che facendo perno/fulcro sul punto di baricentro destabilizza e ribalta inesorabilmente il proiettile. (tenete presente che la forza di ribaltamento aumenta con la inclinazione in gradi della pallottola raggiungendo il massimo con inclinazione a 90°)
3 pallottola ruotata.jpg
4 Pallottola ruotata con forze.JPG
da quanto sopra si deduce che:
a partità di calibro;
al variare di peso, di velocità della pallottola, di forma , di densità del materiale che la costituisce, si creano punti diversi che a loro volta creano forze ribaltanti diverse.......(che richiedono velocità di rotazione diverse).
La forza contrastante di raddrizzamento:
per ovviare a queste forze contrastanti causa del ribaltamento del proiettile si utilizza la forza centrifuga di rotazione e il relativo "effetto giroscopico"
(semplificando) questa forza e una energia generata dalla rotazione su sestesso del'oggetto ed e relativa alla velocità di rotazione ed al raggio dell'oggetto,
e come una leva dove il braccio e costitito dal raggio, il fulcro dall'asse centrale, la forza dalla superficie esterna dell'oggetto accellerato dalla velocità di rotazione)
quindi la forza che contrasta la spinta ribaltante generata dalla resistenza dell'aria attraversata , e la rotazione su sestessa della pallottola.
ma quanti giri ha bisogno una determinata pallottola per essere perfettamente stabilizzata ?
........e questo e il grande dilemma.
noi appassionati abbiamo a disposizione una arma con una rigatura (in esempio una 12-pollici) che grazie alla velocità impressa alla pallottola gli genera una rotazione stabilizzatrice, nelle armi a riarmo automatico la variazione di velocità e ristretta a causa del funzionamento meccanico,
nelle armi a ripetizione manuale si può spaziare da un minimo sufficiente a far uscire la palla dalla canna al massimo vincolati solo dalle caratteristiche della polvere da sparo e dalla tipologia di proiettile (personalmente ho accellerato il proiettile nel 308W oltre i 1600-m/s ma cosa succede al proiettile a queste velocità e un altro discorso).
i tecnici nel progettare le munizioni tengono conto di tutte queste variabili e compensano con una grandissima varietà e forma e dimensione dei proiettili (che poi il mercato le renda disponibili e un altro discorso)
per i militari la cosa si semplifica visto che utilizzano poche varietà di pallottole ed hanno la possibilità di scegliersi la rigatura come passo più appropiata ed idonea rendendo il tutto perfettamente in equilibrio.
P.S. per il momento digerite questo, che poi discutiamo della "stabilità" e del perché le pallottole non arrivano sul bersaglio e se arrivano formano la "rosata" di dispersione
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