Viper ha scritto:Ok Wolfnet, ma il mio commento era riferito alla frase di Nitronori, penso scorte che sono costrette a lavorare in condizioni penose, senza mezzi, senza armamento e protezione individuale adeguata.. insomma va tutto bene fino a che qualcuno non ci prova sul serio.
Concordo. Altro annoso problema all'italiana.
Le auto blindate sono troppo poche e quelle che ci sono hanno gravissimi problemi, tanto da renderle quasi inutilizzabili (cose del calibro di parabrezza a cui si è staccato uno strato e quindi non permette la visione della strada, oppure motori con 300-400.000 km sulle spalle che dovrebbero avere a bordo, oltre al magistrato da proteggere, il meccanico e l'officina, per poter fare più di 50 km

).
Certo, sulla carta i mezzi ci sono, ma in realtà più che altro sono sul ponte dell'officina!
Lo stesso discorso vale per le volanti, a Reggio e Modena hanno una media di 250.000 km l'una e per ogni auto nuova che viene assegnata, 2 sono state già demolite. A questo occorre aggiungere che il pieno di benzina a volte viene pagato dallo stesso poliziotto perchè i vari tagli di bilancio hanno esaurito i fondi per i carburanti... ma che credono, che le auto possano pattugliare alimentate ad “aria ed amore”?
Per le protezioni individuali e le armi, sappiamo che sono messi malissimo (ricordiamoci il “numero” dell'anno scorso del ministero, che ha tolto dalla “prima linea” i Benelli e i Revolver Ruger, perchè considerati poco sicuri!).
L'addestramento scorta sinceramente non so come sia, ma se tanto mi da tanto, immagino che anche quello venga riservato solo a pochi, per problemi di bilancio. Questi a loro volta verranno ben sparpagliati sul territorio e ognuno di loro dovrà arrangiarsi con colleghi che non sanno cosa fare esattamente, rendendo quasi vana la formazione ricevuta.
La cosa triste è che le cose fatte bene, si possono fare in Italia.
Esempi ce ne sono: tanti Italiani insegnano e dettano le regole in campo militare e tecnologico all'estero e sono molto apprezzati. Eclatante sono i casi di Carabinieri che insegnano ai SAS o ai Delta Force, oppure i piloti di Pozzuoli che fanno da istruttori alla sede della Top Gun dell'Aviazione della Marina Americana o della Red Flag (la “top gun” dell'aviazione dell'esercito).
Oppure a Cape Canaveral, sapete quanti tipi di bandiere sventolano?
Solo 3: quella degli USA a stelle e strisce, quelle della NASA e quelle dell'ASI (Agenzia Spaziale Italiana!!!) che ha costruito i moduli abitativi, i radar e il sistema di comunicazione di tutto quello che è in orbita oggi.