da Calico » ven set 28, 08:44:31
Un giudice ha sostenuto il diritto degli individui a difendersi dai ladri dicendo a due scassinatori raggiunti da colpi di arma da fuoco durante un furto: "Ve lo siete cercato". Daniel Mansell e Joshua O'Gorman sono stati condannati a quattro anni di carcere per la rapina a Welby, nel Leicestershire e la richiesta di attenuante avanzata da uno dei loro avvocati, proprio perché erano stati vittima della pistola del padrone di casa, è stata respinta con decisione dal giudice Michael Pert.
O'Gorman è stato ferito al volto e Mansell a una mano, ma Pert ha dichiarato: "Per essere chiari, a mio giudizio essere vittima di un'arma da fuoco non rappresenta un'attenuante. Se vi introducete in una casa in campagna il cui proprietario possiede una pistola con tanto di licenza, ve lo siete cercato. Non potete venire in tribunale a chiedere una sentenza più leggera per questa ragione".
Le sue parole hanno risollevato il dibattito sul diritto dei cittadini a difendere la propria proprietà, spingendo il ministro della Giustizia Chris Grayling ad affermare: "Il pubblico non dovrebbe avere dubbi che la legge sta dalla sua parte". E, promettendo di rivedere le leggi a riguardo, ha aggiunto: "Abbiamo già compiuto alcuni passi per chiarire la legge in quest'area ma è un tema importante che mi interessa profondamente e che sto analizzando ulteriormente".
Il proprietario dell'abitazione in questione, Andy Ferrie, 35 anni e sua moglie Tracey, 43, sono ora emigrati in Australia per paura di diventare vittime di una vendetta. I due erano stati arrestati e detenuti per 40 ore sospettati di tentato omicidio e sono stati in seguito rilasciati. "Si può ipotizzare che essere arrestati e detenuti per 40 ore rappresenti in sé un trauma", ha detto il giudice Pert.
Ha sparato a due nomadi che stavano rubando nella sua azienda, ferendoli in modo grave: un imprenditore di Arsiero, Ermes Mattielli, 57 anni, è stato condannato dal tribunale di Schio ad un anno con la sospensione della pena e al pagamento di una provvisionale di 120 mila euro a favore dei malviventi. Il suo legale, Maurizio Zuccollo di Thiene, come riportano i giornali locali, non è d'accordo con la sentenza e annuncia: "era legittima difesa, andremo in appello". I due ladri, già con precedenti specifici, si erano introdotti nel giugno del 2006 nell'azienda di Mattielli per rubare dei ferri vecchi. Insospettito dal rumore, l'imprenditore li ha sorpresi ad accatastare dei cavi di rame già sottratti. Alla vista dell'uomo i due nomadi avevano brandito delle spranghe, intimandogli di allontanarsi. Per tutta risposta l'imprenditore aveva impugnato la pistola e sparato, ferendo i due in varie parti del corpo. Il pm aveva chiesto per Mattielli una pena a 10 mesi ma il giudice ha ritenuto di infliggergli un anno perché l'uomo non si sarebbe trovato in uno stato di pericolo tale da giustificare gli spari.
Assessore Veneto: "Un'ingiustizia" - "Solidarietà e rabbia, è vittima di un'ingiustizia": sono le parole di Elena Donazzan, assessore alla Formazione e al Lavoro della Regione del Veneto , in una lettera che ha inviato questa mattina a Ermes Mattielli, l'uomo condannato ad un anno di reclusione per avere sparato 14 colpi di pistola il 13 giugno 2006, ferendo gravemente due nomadi che si erano intrufolati nel suo deposito di robivecchi a Scalini di Arsiero. " La casa ed il lavoro - ha precisato Donazzan nella missiva - sono sacri e vale la pena difenderli sempre, e lascia esterrefatti che chi amministra la giustizia e la interpreta sia a favore del carnefice e non della vittima". "Così - ha concluso Donazzan - più che sentirsi difesi dallo Stato, ci si sente ancora una volta vittime".
Zaia: "Rivedere legittima difesa" - "Prendo atto di questa sentenza e, senza dubitare che il giudice abbia applicato una legge, ritengo assolutamente necessario rivedere le norme sulla legittima difesa". Lo dice all'ANSA il governatore del Veneto Luca Zaia sul caso dell'imprenditore vicentino condannato per aver ferito due malviventi che stavano rubando nella sua azienda. "Così come stanno le cose infatti - rincara - intanto devo dare tutta la mia solidarietà all'imprenditore condannato, perché come tutte le persone di buonsenso ritengo che il territorio della mia casa dove vive la mia famiglia debba essere considerato anche dalla legge un territorio inviolabile". In secondo luogo, aggiunge Zaia, "il messaggio che deriva da questa sentenza è che da oggi i ladri, i malviventi, i malfattori, coloro che vivono abusando del lavoro e del patrimonio altrui, possono stare tranquilli: c'é una legge dello stato che li difende".(ANSA).
05 luglio 2012
Pentitevi!!!