da ordotempli » mar dic 22, 14:56:39
Molti anni fà mi venne di descrivere questa situazione : avevo comperato casa ed il residuo mutuo in ECU (circa 40 milioni) mi costarono esattamente 82 milioni Se hai pasienza a leggermi ...
come vivere felici (1995)
la strana storia d?un uomo, ignorato dai più, da molti ritenuto inetto per il ruolo che la vita gli ha assegnato, che vive solitario il dramma d?una scelta senza alcuna possibile alternativa, il nostro uomo non ha avuto opportunità migliori, non ha mai richiesto od ottenuto raccomandazioni, e, ancor giovane, ritenne d?essere stato fortunato a trovare lavoro.
Gennaro Esposito, vive con la moglie Anna e due figli, Antonio di anni 12, e Maria di anni 11, in una abitazione di 80 mq al primo piano senza sole in un caseggiato multi-multipiano, per la quale paga un fitto di £ 350.000 mensili alle quali, per contratto, deve aggiungere le spese condominiali, tali spese oscillano tra le 45.000 e le 75.000 a seconda dei lavori che l?amministratore (in verità alquanto prodigo con i denari altrui) ritiene necessari. Gennaro, è solito ascoltare i consigli di sua moglie Anna, una brava donna, a sua volta figlia di un impiegato dello stato, casalinga suo malgrado, avendo per anni tentato una serie infinita di concorsi nel tentativo di utilizzare il suo diploma di scuola superiore.
Gennaro, dicevamo, può vantare (si fa per dire) un reddito disponibile per le esigenze di vita pari a lire 1.780.000 -350.000 - 65.000 (abbiamo considerato una media alquanto realistica relativamente alle spese del condominio). Gennaro non possiede auto, l?aveva avuta una piccola vettura, acquistata di seconda mano, supergarantita, era risultata una fonte di spese non tollerabile e non soltanto per le riparazioni. Ci aveva rinunciato e deciso di utilizzare esclusivamente i servizi pubblici. Tale soluzione gli dava in realtà la possibilità di calcolare in anticipo le possibili spese.
Gennaro non aveva particolari grilli se non quello del calcio, ne discuteva con tutti, la cosa aveva il vantaggio, tuttavia, di non costare nulla o quasi (acquistava un settimanale sportivo) e seguiva solo con la tv gli avvenimenti, con grande nervosismo della famiglia. Si, Gennaro pagava l?abbonamento alla tv riservando a tale scopo parte della tredicesima.
Gennaro ha lamentato, questo mese, una ritenuta di £ 18.000 essendosi ammalato, nulla di grave, per fortuna, un semplice banalissimo raffreddore che può capitare a tutti (tranne che ad uno statale, poiché ciò è ritenuto un grave indice di negligenza ed è noto che tale sindrome affligge gli impiegati dello stato) ma, il nostro Gennaro non è solito approfittarsi delle pubbliche finanze, il secondo giorno era tornato al lavoro nonostante il parere contrario della moglie che, nel salutarlo, gli aveva fornito dell?aspirina tamponata (£ 5800) ed una scorta di fazzoletti. Gennaro, quel giorno, sarebbe rientrato tardi poiché il nuovo orario di lavoro degli statali prevedeva il recupero delle ore di lavoro che il sabato, ormai festivo, imponeva di recuperare. Si era a lungo discusso di questo orario e tutti pensavano che gli statali approfittassero dell?orario favorevole per lavorare il pomeriggio. In effetti il nostro Gennaro era solito prestare la sua opera di contabile in due esercizi commerciali adiacenti alla sua abitazione, gli faceva piacere pensare che la sua esperienza fosse utile a qualcuno, non lo sfiorava neppure il sospetto che potesse trattarsi di comprensione umana (che qualcuno è solito chiamare carità cristiana). Il tutto, però, non si traduceva in moneta sonante ma era fonte di risparmio nella sua bilancia dei pagamenti. Al momento Gennaro, per tentare in qualche modo di risollevare le sorti economiche della famiglia, aveva richiesto ed ottenuto di poter fare dello straordinario con grande ira di altri colleghi che, invece del corrispettivo monetario, avevano ottenuto solo due giorni di ferie in più. Il nostro Gennaro pensava, tuttavia, che non avrebbe comperato le stesse cose che prima era solito risparmiare, ed ignorava anche che lo straordinario era avversato dall?opinione pubblica in quanto eccessivamente oneroso per le casse, sempre maledettamente esangui, dello stato. Gennaro, peraltro, era riuscito questo mese a fare quattro ore di straordinario con un guadagno di nette £ 16.000 con le quali aveva comperato due paia di calzini di media qualità. Gennaro aspettava ormai S.Paganino, l?unico santo venerato dagli statali e che viene ?festeggiato? il 27 di ogni mese. Questo mese avrebbe potuto pagare la bolletta dell?ENEL (£ 130.000 ) che non aveva potuto pagare in precedenza. Nel giornale (La Nazione ) venne annunciato, (in un comunicato che assomigliava alle clausole delle assicurazioni) che i parlamentari avevano deliberato un aumento mensile netto di £ unmilioneottocentomilalire + duecentomila a proprio vantaggio per far fronte alla maggiori spese derivanti dal costo della vita che , per loro era circa il 7%. Questa stessa notizia venne omessa nei comunicati televisivi. Gennaro ricordò quanto lungo e penoso fosse stato il dibattito di tutte le forze politiche e sindacali per rinnovare il contratto che da ben quattro anni non aveva trovato soluzione. Si domandò, inoltre, perché tutti, ma proprio tutti, avessero avuto piena libertà di parola e di veto sul suo contratto. Ma, si chiedeva, perché in questo caso la televisione e la stampa avevano quasi del tutto ignorato il fatto ? Si trattava pur sempre di duemilionidilire mensili nette, e, quando si era dato ampio spazio alle cronache ed alle critiche, circa l?aumento, da contenersi nel tasso di inflazione programmato (3%), di ben duecentomilalire non si era detto che esse erano annue e lorde, sì, lorde. Gennaro si chiedeva perché la libera stampa in un paese che si definiva libero e democratico si comportasse in siffatto modo. Ma ritorniamo alla tanto discussa efficienza di Gennaro sul lavoro. Da tempo era stata richiesta all?amministrazione la fornitura di alcuni computer, essi erano finalmente arrivati, nuovissimi, bellissimi, fantascientifici, della nota casa nazionale. Essi erano privi di programmi, la loro memoria era estremamente limitata, non era possibile collegarli in rete, non esisteva una modulistica, né programmi corrispondenti alla attività che il suo ufficio era costretto a svolgere (quasi) con penna e calamaio. Il pubblico avrebbe ancora reclamato maggiore efficienza, ora avevano persino i computer.
Gennaro, per sua passione, sapeva usare l?infernale macchina (uno degli esercizi commerciali presso il quale in precedenza prestava la sua opera di contabile gli aveva consentito di imparare ad usare quel programma della Microsoft che si chiama Excel e con il quale riusciva ormai a districarsi) ed aveva richiesto al suo capufficio di comperare quel programma. La spesa non era prevista. Gennaro utilizzava ancora la sua cara bic e i moduli forniti dall?amministrazione, come nulla fosse accaduto. (seppe, solo dopo, che il processore utilizzato nei computer che erano stati forniti alla sua amministrazione non avrebbe consentito la gestione di Windows e quindi neppure di Excel).
Gennaro, dicevamo, pensava, forse a torto, che pur di salvare l?occupazione in una industria che veniva definita ?strategica? un qualche sacrificio era pur necessario, ma, pensava sempre Gennaro, quale strategia era possibile se il prodotto ultimo era inutilizzabile... si accorse allora che pensava esattamente come gli altri di lui, allora si convinse: non era certo colpa delle maestranze della nota casa nazionale; anche lì qualcosa non funzionava a dovere.
Era iniziato l?anno scolastico e Gennaro ha pensato di usufruire di una vantaggiosa iniziativa della agenzia della cassa di risparmio che è proprio di fronte al suo caseggiato : unmilione da rimborsare in 6 ?comode? rate mensili di £ 172055 (taeg 12,45%). Aveva, con tale cifra, pagato l?intera dotazione scolastica alla figlia che, per la prima volta affrontava la scuola media, e per la quale non aveva potuto usufruire, se non in piccolissima parte, dei libri già usati dal figlio, che ora affrontava la seconda media, per il figlio invece la spesa era solo ridotta alla metà dell?anno precedente. Gennaro aveva notato, da esperto contabile, che per la prima media, l?anno precedente, aveva speso di meno. Conservava, naturalmente, memoria delle spese e grande fu la sua meraviglia nel constatare che il tasso di inflazione programmato era stato ampiamente superato. Sì, la televisione e la stampa erano stati categorici nell?affermare che l?aumento contrattuale assentito su base programmata avrebbe certo trovato riscontro nella realtà. OH! Mondo irreale dei sogni. Gennaro aveva il brutto vizio di sognare, in uno dei suoi sogni ricorrenti gli sembrava di essere una sorta di Rambo che riusciva a sterminare i cattivi, identificati sovente come dei grassatori gonfi e truculenti che ricordavano i personaggi di Grotz della Berlino del primo dopoguerra. Sì, si era usciti meglio dalla seconda guerra che dal socialismo craxiano. Si ricordò che, anche allora, l?euforia per la fine della guerra, aveva impedito che si procedesse all?operazione piedi puliti, sì, non sbagliava. Anche allora la nostra industria esportava scarpe, ma ai piedi dei nostri soldati che, una volta arrivati a destinazione, si accorgevano che quelle scarpe erano, anzi, non erano. Alcuni sostenevano che era colpa dei camion delle divisioni autotrasportabili (si ho detto bene: non volevo dire autotrasportate). Ricordava di un suo parente che, appena giunto in Albania, per spezzare le reni alla Grecia, era morto, morto di freddo perché la nave con il vestiario aveva avuto il solito contrattempo, anzi, non giunse affatto anzi non partì nemmeno. Gennaro, suo malgrado, pensava troppo. Forse non era un cittadino modello, di quelli tutto ufficio e pallone, purtroppo la sua deformazione erano i conti che non riusciva mai a far quadrare. Quelli dell?ufficio erano un puro gioco d?accanimento, quelli di casa, comportando la necessaria partecipazione quantitativa, non tornavano ugualmente. Sua moglie, per fortuna, era attentissima nello spendere, inseguiva con accanimento degno di miglior fortuna, tutti i saldi e le opportunità del mercato. Se le sue possibilità fossero state migliori di certo sarebbe stata una ottima investitrice in borsa, ma, di borsa, ormai vecchia di tre anni che denunciava la sua modesta origine di mercatino rionale, rabberciata alla meglio, aveva solo la sua, all?interno della quale occhieggiava un borsellino, un tantino più nuovo, ma anch?esso degno di miglior fortuna. Era tempo di bilanci e Gennaro era alquanto intrattabile, quel mese le sue entrate erano, come ormai consuetudine, inferiori alle uscite: non faceva debiti ma era sempre costretto a posticipare il pagamento di qualche bolletta e, questa volta, toccava alla tassa per la spazzatura. Certo doveva considerare che la mora non lo affascinava affatto, ma non poteva rimandare ulteriormente il pagamento della bolletta dell?enel da tempo in attesa. Gennaro considerava che, non avendo nulla di suo, non avrebbe neppure potuto far debiti. La sola fonte di reddito era quello stipendio e doveva evitare di gravarlo di una qualche rata poiché sarebbe di certo cresciuta la sua difficoltà in quella che pomposamente chiamava la sua bilancia dei pagamenti. Gennaro non poteva emettere né bot, né cct, e non aveva neppure l?opportunità di stampare moneta falsa, intendiamoci, Gennaro considerava che sovente, per pagarlo lo stato avesse stampato moneta falsa, non nel senso che fosse falsificata ma che in realtà, accrescendo la moneta circolante senza altra ragione che per pagare i debiti, di fatto fosse moneta falsa, e che, quest?ultima, rendeva falsamente ricco qualcuno ma accresceva di fatto il numero dei poveracci. Gennaro, certo, non si intendeva di alta finanza ma considerava che tanto l?alta finanza quanto il suo modesto bilancio avessero qualcosa in comune: il rispetto delle regole del gioco. Ma quale gioco era possibile se le regole erano continuamente alterate... ad ogni bolletta il nostro Gennaro aveva esattamente calcolato, in base ai consumi, l?importo che tentava disperatamente di mettere da parte... sempre sbagliava i conti, ma non era colpa sua, una qualche addizionale sfuggiva sempre alla sua attenzione. Ormai aveva capito che il consumo era solo un pretesto per raddoppiare l?importo che bisognava pagare quasi che l?addizionale non fosse che il consumo. La moglie lo chiamò per la cena.. la solita minestrina calda sovente preconfezionata (buitoni, minestra di cipolle, due porzioni, £ 2050 x 2 + mortadella , due fette ciascuno, grammi 90, £ 1575) alla minestra la moglie aggiungeva, senza esagerare, del riso. (totale cena per quattro £ 5675). Gennaro calcolò che tale cifra, ove si considerasse una media attendibile, comportava una spesa mensile di £ 170250.. decisamente troppo per le sue finanze. Gennaro dava ormai segni di squilibrio mentale, non sapeva come fare per liberarsi da questa sorta di strozzinaggio ... tralasciamo la considerazione che Gennaro e la moglie non facevano colazione, e che per il pranzo, quando era costretto a restare in ufficio per i rientri , portava un tozzo di pane con una frittatina o con una fetta di mortadella, quando rientrava, solitamente dopo le 15 (attendeva l?autobus sempre meno preciso) pranzava con la moglie ed i figli rientrati da scuola, per il pranzo della famiglia Gennaro spendeva £ 220000 mensili, sue spese incluse. Abbiamo notato ed anticipato che il nostro eroe (possiamo definirlo così) utilizza i trasporti pubblici per i suoi spostamenti (i figli raggiungono la scuola con venti minuti di percorso a piedi, freddo o pioggia o sole che sia) la moglie non ha necessità di trasporto dal momento che il suo percorso abituale la conduce solo dai fornitori del quartiere ed al mercatino rionale. La spesa per i trasporti, dunque, si limita al solo Gennaro e comporta un abbonamento mensile di £ 70.000 -
Ordunque abbiamo finalmente una vaga idea della vita del nostro Gennaro e della sua economia (meglio sarebbe definirla spesa) sinora abbiamo accertato, per questo mese, le seguenti spese:
Pigione 350.000
Condominio 65.000
Trasporti 70.000
Cena 170.250
Pranzo 220.000
Enel 128.000
Gas 57.000 include la ripartizione del riscaldamento su base mensile
Rata libri 172.055
Stampa 5.000
Camicia supersconto 25.000
Calze moglie 3x2 6.000
Scarpe figlio 30.000
Rifiuti solidi urbani 32.000 (quota mensile)
Tot approssimato 1.330.305
Non può certo dirsi che il nostro sia uno spendaccione, né sembra possa individuarsi una cattiva gestione del danaro. Gennaro apprese dalla tv, quella sera stessa che il suo reddito doveva appena individuarsi nella fascia media dei redditi: il gioielliere, quello all?angolo della strada, aveva dichiarato un reddito pari al suo: non lo avrebbe più guardato con invidia e sua moglie, ora, avrebbe potuto gettare uno sguardo alla vetrina, era pur sempre un sogno... ma chi non ne aveva.
Gennaro non rinunciava alla sua libertà di pensiero, quella proprio nessuno avrebbe potuto impedirla sebbene le tecniche di persuasione occulta e di massa diventassero sempre più raffinate.
Il nostro, dunque, pensò che doveva trattarsi di una economia fittizia, o di qualcosa di simile alla verginità della buona ragazza di famiglia nella società anglosassone dell?ottocento: era da tutti ritenuto possibile che una fanciulla potesse perdere la propria andando a cavallo, tecnicamente non era certo possibile ma tutti, proprio tutti, facevano finta di crederci. Allora apparve chiaro, finalmente Gennaro sembrava vicino alla soluzione, che il suo reddito doveva necessariamente essere ritenuto medio di certo era dovuto a coloro che di certo falsificavano il proprio, persino le grosse industrie e le banche utilizzavano il danaro che lo stato elargiva per soccorrerli... Gennaro pensava che lo stesso stato era creditore di coloro che, dopo aver rubato a piene mani, ora pretendevano gli interessi, esentasse naturalmente. Alla solita tv apprese che per diventare cittadini europei sarebbe stata necessaria una manovra ?correttiva? di 12.000.000.000.000 ... inutile narrare gli incubi di Gennaro quella notte. Il mattino successivo il volto del nostro denunciava, con palese evidenza, tutto il peso della manovra correttiva, ma non c?era più nulla da correggere, certi errori, degni della matita rossa, persino alle elementari sarebbero stati intollerabili. Gennaro pensava che quella classe politica che aveva così clamorosamente sbagliato, era formata da incompetenti e meglio sarebbe stato sostituirla, pensò inoltre, che non era incompetenza ma solo altissima competenza nel gioco dei flussi monetari verso banche ospitali all?estero (ma, negli anni precedenti, non era vietata l?esportazione dei capitali?) ed in tal caso sarebbe stato ugualmente opportuno sostituire una tale classe politica. Ora tutti dichiaravano che era necessario sanare con una serie di manovre, delle quali non si intravedeva neppure lontanamente la fine, il bilancio dello stato. Intanto si concludeva un anno finanziario e già si ventilava l?ipotesi che, forse, sarebbe stata necessaria una ?manovrina? . Con il passare del tempo, visto che il ?forse necessario? non aveva sollevato le masse, la parola ?forse? era scomparsa dai comunicati televisivi, mentre nel contempo veniva a precisarsi l?entità della cifra, tale cifra veniva ad oscillare tra 10.000.000.000.000 ed i 12.000.000.000.000. Anche questo, pur non accogliendo il plauso della popolazione, non ne raccoglieva neppure il totale disappunto. La ?manovrina venne ad attestarsi, dopo tante manovre digestive, all?importo di 14.000.000.000.000 . I sindacati, taciturni o complici, sollevarono il problema della disoccupazione crescente, diveniva tale argomento, prioritario nel linguaggio della stampa, sempre sensibile ai problemi del paese. Il governo si limitò a stanziare diversi miliardi per le opere pubbliche, fingendo di ignorare che tale moneta trovava difficoltà nell?essere spesa, non esisteva affatto una qualsivoglia programmazione volta al raggiungimento di un fine specifico, mancavano progetti su come effettivamente spendere e pertanto occorreva preparare tutta una serie, possibilmente mirata, di interventi sul territorio. Si dimenticavano delle polemiche sulla variante di valico, dei tempi necessari per rendere cantierabili i progetti, delle procedure d?appalto e dei tempi relativi previsti dalla legge... ma forse non dimenticavano. Campa cavallo che l?erba cresce. Chi ricordava il ministero corrispondente a quel fantasma che ora erano i lavori pubblici dopo l?accordo tra la dc ed il psi per l?attuazione delle regioni ed il trasferimento degli appalti nelle mani dei socialisti ... quanto al resto, non restò proprio nulla, è noto. Chi ricordava più le carceri d?oro? , chi ricordava più i molti episodi di allegra finanza in questo settore? E chi ricordava lo scempio delle città dopo il trasferimento dell?urbanistica dallo stato alle regioni e, da queste, direttamente ai comuni. Ora il politico locale gestiva per intero il territorio ed i relativi voti... l?obiettivo politico tanto sognato era stato finalmente raggiunto, e non importava a nessuno se le città crescevano senza strutture, senza verde, senza scuole ed opere di struttura sociale, come un cancro si espandevano i quartieri suburbani, sempre più oppressi dalle sole strutture esistenti: supermercati di tutte le dimensioni... si ricordò della pubblicità di una di queste catene di supermercati, ove i figli andavano a scuola al reparto frutta e verdura... Gennaro, ormai, dava decisamente i numeri.
Una mente per pensare
Un cuore per amare
Una spada per difendere i deboli